Che vuol dire?

E’ stata una settimana faticosa quella che sta per concludersi. Ho percorso – a piedi ovviamente- moltissimi chilometri, ho parlato al telefono una media di cinque ore al giorno, ho incontrato persone nuove, ho fatto foto, scritto centinaia di righe, sorriso molto, pensato ancora di più. Grazie al cielo domani è sabato e gradirei riposarmi un pochino.

La stanchezza però si è manifestata in notturna, con sogni strani, confusi e in qualche caso parecchio tristi.

Notte 1. Vado all’ospedale a trovare una collega che ha appena partorito. La bimba è bellissima. Esco dall’ospedale vestita di giallo – un colore che non amo su di me – e sono incinta. La pancia è grande e dentro c’è un maschio, Moreno.

Notte 2. Muore mia nonna e lo scopro dai manifesti, nessuno mi avvisa. Nessuno mi dice del rosario e del funerale. Le mie amiche vanno e il giorno dopo mi chiedono perché non fossi stata presente. Piango e mi chiedo perché la mia famiglia mi abbia esclusa totalmente.

Notte 3. Sono in macchina con Omino Profumato. Io so che lui è capace di vedere i fantasmi. Improvvisamente anche io vedo i morti. Accanto al suo finesrino c’è lo spirito di una donna bassa, brutta e grassa, vestita di nero, capelli corti neri ricci, la bocca grandissima. Mette la sua mano evanescente in macchina, la allunga verso di me, mi prende il volto, mi fa male, malissimo, grida “Lui è mio, non lo avrai mai”. OP mi dice di non farci caso, che è morta, che non può farmi male. Io mi sveglio di soprassalto e mi sembra di sentire davvero dolore sul volto.

-Minchia-

~ di verdespirito su ottobre 5, 2007.